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#Dalla sezione di Venezia: Donne ebree di Venezia protagoniste del passato

Martedì 27 febbraio 2024

Ore 17.30


Martedì 27 febbraio si è tenuto in Sala Montefiore, presso la Comunità Ebraica di Venezia, l’incontro promosso dalla Fondazione Ernesta Besso di Roma in collaborazione con l’ADEI WIZO di Venezia  sul Tema “Donne Ebree di Venezia protagoniste del passato”. Nei saluti la nostra co-Presidente Manuela Fano, perfetta organizzatrice dell’evento, ha ricordato che Venezia ha visto molte altre figure femminili di rilievo in diversi campi, donne imprenditrici nel campo della moda, come Giuliana Coen Camerino (Roberta di Camerino) e Franca Polacco, nel campo della cultura, come la nostra Fondatrice Amelia Fano, intellettuale e benefattrice e molte altre. Ha portato i suoi saluti anche Caterina De Mata, presidente della Fondazione Ernesta Besso.

 Hanno partecipato circa 70 persone, appartenenti alla Comunità e alle molte associazioni invitate, FIDAPA, INNER  WHEEL, SOROPTIMIST, ZONTA CLUB e altre, tutte attente alle relazioni che si sono rivelate interessanti e approfondite, nonostante il poco tempo a disposizione per ogni intervento. Riccardo Calimani ha raccontato come la fondazione Besso abbia a Roma una sede all’ex Palazzo Strozzi, dove lui ha avuto modo di essere più volte ospite e di godere della bellissima biblioteca che vanta oltre 70.000 opere e dello splendido panorama che si gode dall’ultimo piano.

Annavera Sullam ha illustrato con la sua solita vivacità e precisione espositiva la figura della poetessa ebrea Sara Copio Sullam, che nei primi anni del ‘600 teneva in Ghetto un salotto letterario frequentato da Leon Modena, suo maestro, e da molti illustri intellettuali e anche ecclesiastici del tempo, con cui dissertava alla pari. Sara intrattenne un carteggio con Ansaldo Cebà, autore de “La regina Ester", che tentò inutilmente di indurla a convertirsi.

Pasquale Briscolini ci ha parlato della luminosa Elena Raffalovich Comparetti, pedagogista Froebeliana, bisnonna di don Milani e fondatrice a Venezia del primo asilo con questa impostazione, basata sulla libera espressione dell’anima del bambino che si esprime attraverso il gioco. Purtroppo la sua iniziativa si rivelò troppo avanzata per i tempi e fu affossata come fomentatrice di ateismo e anarchia. Elena continuò a studiare e viaggiare, e il suo insegnamento influenzò sicuramente l’opera dell’illustre pronipote.

 L’ultima figura presentata con una incisiva e appassionata relazione di Tiziana Agostini è stata quella di Amelia Rosselli Pincherle, donna di  eccezionale levatura morale e culturale, l’eroica madre dei fratelli Rosselli, , il primo caduto come volontario nella Grande Guerra e gli altri due, Carlo e Nello, protagonisti della fuga di Turati ed esponenti illustri dell’antifascismo, assassinati in Francia da sicari di Mussolini. L’iniziativa si è chiusa con l’offerta a relatori e relatrici dei famosi dolci ebraici veneziani preparati personalmente dall’altra co-Presidente Anna Campos.


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