La Giuria Selezionatrice del XXII Premio Letterario ADEI WIZO Adelina della Pergola ha reso noti anche gli autori e i titoli selezionati per la sezione principale. I volumi scelti sono: L’estate di Aviha di Gila Almagor (Acquario Editore) e La casa sull’acqua di Emuna Elon (Guanda Editore).
Gila Almagor, attrice israeliana di cinema e di teatro oltre che scrittrice, incentra il suo racconto sulla storia del proprio Paese, partendo dagli anni 50. Soprattutto tratta, come fa notare la motivazione emessa dalla Giuria, “Una tematica non ignota alla letteratura israeliana, soprattutto al femminile, negli anni recenti: il difficile e, a tratti ostico, inserimento dei sopravvissuti alla Shoah nella giovane società israeliana. Con una scrittura essenziale l’autrice trasmette la forza degli affetti e dell’armonia pur nel difficile rapporto tra madre e figlia. L’estate di Aviha è un romanzo luminoso che sprigiona una forza narrativa rara, un libro intenso che rivela la passione per la vita e l’amore per la sua terra di un’autrice straordinaria”.
Emuna Elon è una giornalista e attivista israeliana per i diritti delle donne. Anche il suo La casa sull’acqua racconta la forza di confrontarsi con il passato, con il protagonista che, al Museo Ebraico di Amsterdam, in un filmato d’archivio, scopre un’immagine del padre, morto in un campo di concentramento, di sua madre e di sua sorella insieme ad un bambino che non è lui. Comincia così un’avventura alla ricerca della verità, che lo porterà a mettere insieme, pezzo dopo pezzo, la sua storia e quella della sua famiglia. “Ne emerge una struggente storia di amore di una madre per il figlio - si legge nelle motivazioni della Giuria - è una testimonianza autentica capace di tenere viva, oggi più che mai, la memoria di un pezzo di storia europea rimuovendola dall’oblio”.
Susanna Sciaky, Presidente Nazionale di ADEI WIZO commenta così le scelte della giuria: “Sono due autrici che hanno raccontato, da due punti di vista differenti, quanto le vicende connesse con la Shoah siano state determinanti per formare la coscienza civile della società in cui viviamo. Storie che scavano nel passato, in cui i figli si confrontano con i genitori per recuperare frammenti delle loro vite e delle loro radici che hanno rischiato di essere distrutti irrimediabilmente. La funzione del premio creato da ADEI WIZO è anche questa: ricordare quanto storia, tradizioni e cultura ebraica siano state importanti per l’Europa di oggi e quanto non possiamo permetterci che vengano di nuovo dimenticate.”
Ora i due volumi passeranno letteralmente nelle mani di una Giuria Popolare a cui sono iscritte circa 500 donne di tutta Italia. Saranno loro, dopo averli letti, a decretare il vincitore. Lo scorso mese la stessa giuria presieduta da Sira Fatucci, aveva scelto anche i finalisti della sezione ragazzi: “Resta ancora un po’” di Ghila Piattelli e “L’uomo che salvò la bellezza” di Francesco Pinto, ora al vaglio di una giuria formata dagli alunni delle scuole italiane. Tutte le giurie dovranno terminare il lavoro entro primavera quando sarà organizzata l’attesissima cerimonia di premiazione di tutte le opere scelte.