Mercoledì 11 dicembre 2024
“I giovani che compongono questo piccolo gruppo scavalcano facilmente l'inferriata, non c'erano ancora né la guardia nè le telecamere, per poi disperdersi in varie direzioni. L'azione di una banda organizzata? Un atto di sabotaggio? No, semplicemente escono dall'Istituto- il cancello era chiuso da molte ore- dopo aver lavorato fino a notte fonda a una demo, frutto visibile della loro ricerca in Intelligenza Artificiale.”
Questo succedeva a Trento nella metà degli anni '80, e tra quei ricercatori c'era lui, Oliviero Stock.
Ci ha presentato il suo libro “ Meglio artificiale che niente” mercoledì 11 dicembre, in una sala piena e attenta, intervistato da Micol Ascoli Marchetti.
Il libro è la cronaca dell'avventura che ha portato alla nascita dell'Intelligenza Artificiale in un tempo, la metà degli anni '80 appunto , quando molto di quello che oggi è ovvio, era alla sua origine.
Ma che cos'è l'intelligenza artificiale, che già troviamo nella tradizione ebraica del Golem? E far fare alle macchine, anziché all'uomo, lo sforzo di capire.
Oliviero Stock, dopo la laurea in matematica, ha studiato la linguistica computazionale, è entrato poi a Pisa, dove vi era una centrale di Intelligenza Artificiale, ed ha costruito il primo analizzatore. Dopo un periodo trascorso a Roma, è arrivato a Trento. Qui, essendo il Trentino Alto Adige regione autonoma, Bruno Kessler, che era presidente della provincia, decise di dar vita all'Istituto per l'Intelligenza Artificiale, su una collina non lontana dalla città, facendo venire il Prof Luigi Stringa , Oliviero Stock, ed altri ricercatori.
Come sono stati i suoi anni vissuti a Trento, da ebreo? Nel 1475 è era nato a Trento il culto del Santo Simonino, un bambino la cui uccisione era stata attribuita agli Ebrei, per usare il suo sangue per la preparazione delle azzime. Ci fu un processo, documentato, da cui si vede la macchinazione che era stata ordita. Gli Ebrei furono tutti uccisi sul rogo e a Trento non esiste un ghetto, per il semplice fatto che allorché vennero istituiti, gli Ebrei a Trento non c'erano più. Il culto del Santo Simonino è andato avanti fino al 1955, e Oliviero è stato il primo a celebrare un Seder dopo 5 secoli. Dopo gli anni di Trento, Oliviero è andato a Haifa, con una collaborazione tra l'Università di Trento e quella di Haifa. Nel corso di questo periodo è stato studiato un sistema tecnologico per far parlare parti in conflitto tra loro. Il sistema è stato poi sperimentato e si è visto che poteva portare ad un miglioramento nei rapporti tra le parti, quindi c'è un potenziale per la pace.
Alla fine della sua presentazione, molte le domande poste ad Oliviero, tra queste: “quindi per usare l'Intelligenza Artificiale bisogna essere intelligenti?”
E la risposta è stata affermativa.
Luisella Segrè