Il ricordo è un dovere: un video e le Voci da Israele per il 7 ottobre
- nelly618
- 6 ott
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 7 ott
Dal Desk della Presidente
Per il Popolo Ebraico la speranza di una rinascita e il dolore del ricordo sono sempre intrecciati. Così, significativamente, quest’anno il primo giorno di Succot si lega a una data che nessuno avrebbe mai voluto segnare sul proprio calendario. Ho già espresso le mie riflessioni sul sette ottobre, qualche giorno fa in occasione di Kippur .Tuttavia, vorrei ancora sottolineare quanto, proprio in questo momento, sia più che mai necessario ricordare e far ricordare: lo dobbiamo alle vittime cancellate dalla violenza, mentre erano nelle loro case, ai giovani massacrati in un momento di festa, ai 1200 morti e 250 ostaggi rapiti, che da quel momento sono stati al centro dei nostri pensieri e lo sono ancora in queste ore cariche di speranza. La voce del nostro ricordo deve levarsi ancora più forte proprio perché, nel frattempo, il mondo sembra aver dimenticato o, peggio, mistificato quell’evento terribile all’origine di due anni di angoscia e terrore.
In questi due anni la WIZO ha cercato di alleviare le sofferenze di chi, in Israele, ha subito pesantemente le conseguenze del conflitto: donne, bambini, famiglie, spesso disgregate sul piano emotivo ed economico. Lo ha fatto inserendosi in una straordinaria catena di solidarietà che ha unito tutta la società nei momenti più difficili. Questo percorso è stato al centro di un incontro tra le tutte le Federazioni, molto partecipato anche dal punto di vista emotivo, in cui Anat Vidor, Presidente World WIZO e Anita Friedman, World WIZO Chairperson hanno condiviso il dolore, ma anche l'orgoglio per quanto fatto insieme. C’è un passaggio che riassume più di tutti le loro dichiarazioni: “Mentre sentiamo ancora il dolore e la perdita di quel giorno, dobbiamo anche ricordare di trarre forza dalla resilienza, dal coraggio e dall’unità che sono emersi da quella oscurità. Come famiglia WIZO globale, siamo legate dall’amore che ci unisce. Camminiamo insieme nella nostra missione per mantenere viva la speranza del ritorno dei nostri ostaggi — uomini e donne — e per onorare i tanti eroi che continuano a difendere, curare e ricostruire”. Parole molto simili a quelle trovate anche sulla Newsletter della WIZO diffusa ieri, che vi invito a leggere.
Il momento più toccante dell’incontro è stata la presentazione di un video realizzato dalla WIZO che da oggi è sui canali dell’Organizzazione e che potete vedere cliccando l'immagine qui sotto.
Back to 7 October è un documento che tutti dovremmo vedere e condividere, per quanto possa suscitare emozioni devastanti, comprendendo anche immagini crude tratte dalle bodycam dei terroristi. Tredici minuti che ripercorrono la storia dell’attacco di Hamas alternate alle testimonianze di chi quel terrore l’ha vissuto in prima persona, di chi ha visto i propri cari cadere, o chi è rimasto a casa ad aspettarli mentre erano prigionieri. Sono storie che si intersecano anche con quelle della WIZO, perché parlano di volontari dell’Organizzazione e del ruolo che questa ha avuto per portare conforto a chiunque ne avesse bisogno. Il video è per questo anche un messaggio di speranza.
Anche l’ADEI WIZO desidera fissare quei ricordi in modo indelebile nella memoria. Lo faremo il 9 ottobre alle ore 18, quando ci troveremo on line per “Voci da Israele - un anno dopo”: un incontro che mobilita alcune delle più significative testimonianze che abbiamo ospitato nella nostra rubrica nel 2024, che ha raccolto complessivamente ben 50 voci di Italiani residenti in Israele. Tutti ci hanno raccontato cosa abbia significato il 7 ottobre e di come sia cambiata la loro esistenza. Ora faremo di nuovo il punto alla luce dell’evoluzione della situazione e delle altre prove che dobbiamo affrontare.
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Chag Succot Sameach,
Susanna Sciaky
Presidente Nazionale ADEI WIZO





