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Le Donne del 2024

Per il secondo anno il World WIZO celebra con una speciale gallery le donne simbolo della resilienza con cui il popolo di Israele e l’ebraismo in ogni parte del mondo hanno affrontato sfide e momenti difficili nel 2024. Sportive, musiciste, influencer, militari, ma purtroppo anche vittime di violenza, madri che hanno perso un figlio o che attendono il ritorno a casa dei loro compagni al fronte. Tutte unite dalla capacità di superare grandi prove diventando di ispirazione per migliaia di altre persone.



Squadra Nazionale Femminile Israeliana di Ginnastica Ritmica

Una storica medaglia d'argento alle Olimpiadi di Parigi 2024, che segna la prima medaglia olimpica di Israele in questa disciplina, con un’indimenticabile rimonta effettuata nella manche finale. È il risultato straordinario di questa squadra composta da Shani Bakanov, Adar Friedmann, Romi Paritzki, Ofir Shaham e Diana Svertsov. Il loro piazzamento ha anche aiutato Israele a stabilire un record nazionale di sette medaglie in una sola Olimpiade.


Montana Tucker

Cantante, ballerina e influencer americana, è diventata un'intrepida sostenitrice di Israele attingendo alla sua eredità ebraica e alla resilienza dei suoi nonni, sopravvissuti alla Shoah. Dopo gli attacchi del 7 ottobre, ha aumentato i suoi sforzi per combattere la disinformazione: producendo un documentario, visitando le aree colpite dai terroristi e usando la sua piattaforma per condividere le voci dei sopravvissuti. Il tutto mentre affrontava attacchi personali e professionali proprio per la sua posizione a sostegno di Israele.


Eden Golan

La ventenne cantante pop di Tel Aviv ha fatto irruzione sulla scena internazionale rappresentando Israele all'Eurovision Song Contest 2024 con la sua canzone Hurricane. Con un ottimo quinto posto ha risposto alle proteste che hanno circondato la partecipazione di Israele, ma ha anche messo a frutto la sua fama per sottolineare l'unità attraverso la musica e condividere il suo percorso di crescita come artista.



Mia Schem

La ventunenne franco-israeliana ha vissuto 54 strazianti giorni come ostaggio di Hamas a Gaza, affrontando inimmaginabili sofferenze fisiche ed emotive con straordinario coraggio e resilienza. Dopo il suo rilascio, ha coraggiosamente condiviso la sua storia per sostenere l'immediato ritorno di tutti i rapiti incanalando il suo dolore in un potente appello all'azione e alla speranza.




Tenente colonnello “Gimmel”

Il suo vero nome e il suo volto non possono essere resi noti ma lei è diventata un simbolo di tutte le donne israeliane impegnate quest’anno nell'IDF. Il Tenente Colonnello "Gimmel", infatti, è la prima donna al comando di una base dell'aeronautica militare israeliana. Ad accompagnare questo straordinario risultato c'è stata la sua promozione al prestigioso grado di Colonnello.

 



Rachel Goldberg Polin

I nostri cuori si sono spezzati il giorno in cui Rachel ha perso suo figlio, Hersh, rapito e assassinato a Gaza dopo 11 mesi. Di fronte a un dolore inimmaginabile, Rachel ha trovato non solo il coraggio di parlare, ma anche la saggezza dare al suo dolore un significato nel caos, ispirando speranza. Per il suo ruolo di attivista mondiale, Rachel è stata nominata una delle 100 persone più influenti del 2024 dalla rivista Time ed è l'unica persona a entrare nella nostra lista per il secondo anno consecutivo.

 

Le mogli dei militari d’Israele

Le mogli e le compagne dei soldati d’Israele,  molti dei quali riservisti in servizio da oltre un anno, hanno dimostrato una straordinaria resilienza e forza, portando su di sé tutto il peso delle loro famiglie mentre i loro partner erano impegnati nella difesa del Paese. Hanno dovuto destreggiarsi tra carriere, faccende domestiche, figli e finanze, divenendo le guerriere silenziose del fronte interno e contribuendo a tenere unito il Paese con coraggio incrollabile, amore e sacrificio. Qualità che troviamo nel vero eroismo.

 


 


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