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Contro la maldicenza Ester dovrà essere il nostro coraggio

Dal Desk della Presidente



Nessuna festività ebraica è stata davvero più una festa, a partire da quel 7 ottobre, in cui è cambiata la vita di tutti noi. E anche pensando all’avvicinarsi di questo Purim la tristezza toglie ogni voglia di maschere, dolci e raganelle. Eppure ci sono stati altri Purim in guerra nella nostra storia e, se è mancata l’allegria, si è invece rafforzata la voglia di riscatto e di superare ogni difficoltà, sconfiggendo persino il più crudele e disumano dei nemici: Purim rappresenta tutta la voglia di preservare la nostra libertà


Nulla purtroppo sembra cambiato dai tempi di Assuero, c’è sempre qualcuno che complotta nell’ombra: in una corte persiana, in una dittatura che mette in pratica il suo pensiero aberrante, in chi semina deliberatamente il terrore. Tutti loro hanno come unico scopo la nostra eliminazione fisica e la diffusione della maldicenza, capace di produrre conseguenze irreversibili. Oggi gli Amman operano nell’indifferenza del mondo e hanno trasformato questo potere in un’arma micidiale, capace di colpirci ovunque. E non sembra che nella nostra epoca potremo contare sull’aiuto di personaggi come Ester o Mordechai per smascherare le menzogne: la regina Ester del nostro tempo dovrà essere il coraggio di ognuno di noi. Il coraggio di sapere, informarsi, spiegare, raccontare e di aiutare chi ha subito violenza e dolore.


Per questo che dedichiamo questo Purim agli abitanti di Sderot e alle tre scuole WIZO che hanno coraggiosamente riaperto in una città simbolo dei massacri del 7 ottobre. Dopo cinque mesi sono tornati nelle vie che hanno visto sfilare i pick up dei terroristi di Hamas e le voci dei bambini sono di nuovo risuonate là dove il silenzio di un sabato mattina di festa era stato rotto da spari e urla. Sono tornati cercando di sconfiggere una paura che rimarrà a lungo con loro e tutti i nostri cuori idealmente li accompagnano. Ora, dobbiamo dare loro anche un aiuto concreto.

La WIZO vuole soprattutto offrire a queste scuole e questi cittadini un segno che si può davvero ricominciare.

Il sorriso di un bambino fa rifiorire tutto intorno a sé, ma perché lui possa riprendere a sorridere serve un mondo che lo faccia sentire al sicuro e protetto, un mondo in cui i suoi genitori e i suoi insegnanti abbiano di nuovo modo di prendersi cura di lui.  Per questo la Campagna Ritorno a Sderot a cui partecipa l’ADEI WIZO offre sostegno psicologico professionale agli insegnanti di Sderot, finanziando al contempo programmi di aggregazione tra i bambini rimasti troppo tempo isolati ed esposti a informazioni traumatiche.

Una Campagna che è il proseguo ideale ad I am not ok: l’ennesima prova dell’impegno della WIZO nei confronti di chi soffre. Non lasciamo soli gli insegnanti, i bambini e i genitori di Sderot. 


Susanna Sciaky, Presidente Nazionale ADEI WIZO


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RITORNO A SDEROT nella causale all’IBAN IT50 Q010 0501 6060 0000 0140 015








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