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I am not ok: le nuove immagini

Tre nuovi soggetti per I am not ok, tre nuove immagini che ci fanno riflettere su quanto un trauma di questa portata, se non affrontato, possa portare a conseguenze psicologiche, emotive e fisiche gravi e durature. Un intervento precoce può mitigare questi effetti e offrire agli individui la possibilità di un futuro più sereno.

Traumi irrisolti, ansia e depressione possono, infatti, avere un enorme impatto sulla società nel suo insieme. Possono danneggiare le relazioni, creare distrazioni a scuola, avviare cicli di violenza e causare instabilità all’interno delle comunità. Solo se affrontiamo oggi, tempestivamente, i problemi psicologici che la guerra ha innescato, contribuiremo alla stabilità generale e alla resilienza della società d’Israele del futuro. Il giusto supporto può aiutare i sopravvissuti a ritrovare un equilibrio elaborando le tragiche vicende di cui sono stati testimoni.

Ma questo supporto è rivolto anche a ogni altro cittadino d’Israele rimasto traumatizzato da questo barbaro eccidio, perché possa ritrovare un senso di fiducia nel futuro. Permettiamo loro di ricostruire se stessi e la propria vita, mantenere relazioni sane, diventare cittadini attivi all’interno della comunità e perseguire i propri obiettivi e sogni come ogni essere umano avrebbe il diritto di fare.

Le tre nuove immagini, incentrate proprio sui bambini, la categoria sociale sicuramente più colpita dal trauma, ci fanno riflettere proprio su questo.








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