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La sfida di Anita Friedman


Oggi vi parliamo di Anita Friedman, Chairperson di World WIZO. Non che abbia bisogno di molte presentazioni. Le socie, le amiche e chi segue l’ADEI WIZO hanno avuto molte occasioni di conoscerla: Anita è da 35 anni all’interno dell’organizzazione, dove ha ricoperto diversi ruoli in Israele e all'estero. Nel 2020 è stata eletta Chairperson ed è responsabile di tutti gli istituti, dei progetti educativi di welfare della WIZO in Israele, ma anche del rapporto con le 38 federazioni WIZO in tutto il mondo, tra cui ovviamente l’ADEI. Il suo motto è "Quando si vuole, tutto è possibile" e lo ha messo in pratica innumerevoli volte.

Se torniamo a parlare di lei, è per la bella intervista apparsa qualche giorno fa su sito di Israel Hayom, in cui Anita fa il punto sul proprio lavoro con la WIZO e sulla mission dell’organizzazione.

Eccovene un estratto tradotto dall’ebraico.


Dove le donne fanno la storia

Anita Friedman guida la più grande organizzazione sociale in Israele, attraverso una serie di sfide con una grande varietà di iniziative e attività socio-educative.


Come si integra e contribuisce alla società israeliana la WIZO?

"La WIZO è un simbolo dell’eccellenza e delle innovazioni nel campo dell’assistenza sociale che si stanno sviluppando nella società israeliana. Siamo presenti nell’intero arco della vita dei cittadini israeliani e abbiamo un ruolo centrale nel dibattito pubblico su molti aspetti della sua organizzazione: il ruolo delle donne in ambito lavorativo, l’istruzione, la famiglia e il welfare. La WIZO è parte attiva in diversi temi di discussione nella società israeliana, tra cui il ruolo dell'educazione nell’età infantile, le condizioni di lavoro delle insegnanti nei centri per l'infanzia, il mantenimento e la crescita dei villaggi giovanili e delle istituzioni educative per i giovani in Israele, la sensibilizzazione e la lotta contro la violenza di genere. Le risorse umane sono la peculiarità e il bene più prezioso della WIZO, con professionisti e volontari che lavorano fianco a fianco”.

"Ogni giovane che trova una casa da noi e diventa un cittadino attivo, ogni donna maltrattata che riusciamo a riabilitare e reinserire nella società, ogni ragazza senza casa che grazie a noi ha la possibilità di avere successo, ogni ospite della nostra casa-famiglia che riceve un trattamento attento alle sue esigenze, è un successo israeliano. Quando tutto questo si moltiplica per decine di migliaia di casi ogni anno, otteniamo un impatto che può cambiare la realtà delle cose. Vedo il mio ruolo come una missione nazionale, sionista, sociale e femminista e lavoro ogni giorno per realizzare la missione di WIZO: migliorare sempre il presente, anche aumentando la resilienza sociale e promuovendo l'uguaglianza di genere in Israele".


Quali sono i risultati significativi della WIZO nell'ultimo anno?

"Ci siamo posizionati come parte integrante e partner chiave nel processo decisionale della politica. Ad esempio, la dichiarazione del Primo Ministro Israeliano sulla necessità di un piano integrato per l'istruzione dell'infanzia, è un successo che rappresenta un cambiamento di mentalità nel settore, ma c'è ancora un lungo cammino da percorrere per realizzarlo completamente. Inoltre, l'approvazione della legge sul braccialetto elettronico contro la violenza domestica alla Knesset è un altro grande risultato: è un provvedimento che la WIZO stava richiedendo da oltre un decennio e che vede finalmente la luce".

"Stiamo anche promuovendo iniziative per il sostegno delle donne che escono dai rifugi e che tornano a una vita “normale”: riguardano madri single e anche un programma chiamato “selfree” per il rafforzamento dell'immagine positiva del proprio corpo tra i giovani e molto altro ancora. Inoltre, quest'anno abbiamo aperto una nuova divisione giovanile a Rehovot e stiamo ancora crescendo".


Quali sono le linee guida della tua leadership?

"Non mi vedo come una 'manager', ma piuttosto come qualcuno che pianifica le strategie insieme ai colleghi nel Consiglio Direttivo della WIZO. Credo nella partnership totale e in dirigenti autonomi, con la capacità di guidare e promuovere importanti iniziative nel quadro di un'organizzazione grande, complessa e rilevante come la WIZO. Al mio ingresso come Chairperson ho nominato al ruolo di CEO Mira Menas, che ha una vasta esperienza manageriale nel settore aziendale e pubblico (governativo e municipale), in modo che possa guidare le iniziative e le politiche che stiamo sviluppando per l'organizzazione, con un team manageriale professionale che lavora con lei".


Quali sono le opportunità e le sfide che il vostro settore sta affrontando in questi giorni, e quali sono le soluzioni?

"Il nostro settore è, di fatto, tutta la società israeliana, con una particolare attenzione su istruzione, benessere e ruolo delle donne. In tutti e tre i settori ci sono sfide significative. Stiamo affrontando un'ondata di violenza familiare senza precedenti, le donne che ricoprono cariche pubbliche vengono ancora discriminate, il sostegno governativo agli asili nido è inadeguato e c’è crisi nel settore dell’istruzione per l'infanzia, principalmente dovuta alla carenza di personale a causa delle sfavorevoli condizioni di impiego delle insegnanti. Chi è responsabile dell’educazione dei giovani svolge un lavoro sacro, essenziale: stanno contribuendo a crescere la futura generazione di Israele e dovrebbe ricevere uno stipendio adeguato a questa responsabilità. Per quanto riguarda la violenza familiare, stiamo operando nelle aree della legislazione e dell'educazione, fornendo assistenza individuale, guidando iniziative mirate e fornendo assistenza che va dalla prevenzione, alla cura e al recupero delle persone violente.

Riguardo all'assistenza all'infanzia oggi, sono felice di dire che stiamo ottenendo l'attenzione dei Ministeri del Tesoro e dell'Istruzione. I problemi attuali sono lontani dall'essere risolti, ma è necessario trovare spazi per il dialogo e la comprensione per il bene dei nostri figli. Di recente abbiamo scoperto che due delle nostre scuole sono state classificate come eccellenti nei parametri del Ministero dell'Istruzione nei settori etici, sociali ed educativi. Le nostre strutture per l'infanzia sono molto richieste grazie all'attenzione e al servizio di alta qualità che offriamo ai bambini piccoli, e ci sono lunghe liste d'attesa per essere ammessi."



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