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Far sentire la voce delle donne ogni giorno

Domani sarà la Giornata Internazionale della Donna. Chi ci segue sa che quest’anno la WIZO ha scelto di dedicarla alle “Eroine del Fronte Interno”: le madri che in Israele sostengono quotidianamente la propria famiglia tra mille difficoltà dovute alla guerra in corso. La WIZO ha voluto per testimonial donne comuni unite dagli stessi problemi, alcune ce le ha presentate anche in un video insieme alle loro storie, come Sapir, evacuata dalla propria casa, Hila, con due figli e il cui marito è stato richiamato al fronte allo scoppio della guerra e Caroline, che ha indossato la divisa. Soprattutto, la WIZO ci ha fatto conoscere tutto il disagio di una parte importante del popolo di Israele attraverso un sondaggio che ha messo in evidenza l’impatto economico e psicologico che la guerra ha avuto su di loro.

Devastante: il 51% delle madri ha riferito che il proprio stato mentale ed emotivo è peggiorato dall’inizio della guerra. Il 40% ha dichiarato che la propria situazione finanziaria è peggiorata, mentre il 29% ha segnalato un deterioramento dello stato emotivo dei figli. 

Ma dove le Istituzioni non arrivano, sono le donne ad aiutarsi tra di loro: la WIZO ha sviluppato per queste donne, ed in particolare per chi ha il marito riservista, seminari terapeutici, sia in presenza che online. Un progetto che coinvolge circa 30 centri WIZO in tutto Israele con sessioni condotte da psicoterapeuti, con diversi tipi di esperti in terapie occupazionali come arteterapia, musicoterapia e dramaterapia, in base alle esigenze specifiche di ciascun gruppo.

La Campagna che da una settimana rilanciamo sulle nostre pagine è un esempio concreto di cosa significhi sostenere la WIZO attraverso la nostra Associazione – dichiara Susanna Sciaky, Presidente Nazionale ADEI WIZOil mondo può anche stare in silenzio di fronte alle esperienze terribili a cui sono state sottoposte le donne nell’attacco del 7 ottobre e alla loro segregazione in condizioni disumane da parte di Hamas, noi però non possiamo ignorare che accanto a questa prove estreme ci sia quella quotidiana di una popolazione che da un anno e mezzo vive nell’insicurezza e nella precarietà: una condizione di certo non ideale per crescere serenamente i propri figli e sviluppare la propria autonomia. L’ADEI WIZO è stata creata quasi 100 anni fa perché le donne potessero far sentire la propria voce nel processo di formazione dello Stato di Israele, ma quel compito non è certo finito. La Giornata Internazionale della Donna è un’ottima occasione per ribadirlo, ricordando a tutti che se Israele esiste e resiste, contro molteplici forze che vorrebbero distruggere il suo sogno di progresso e democrazia, è anche grazie alle donne e al loro fin troppo silenzioso lavoro quotidiano. Dar loro voce vuol dire ricordarsi di ciò che siamo. Per questo vi chiedo di condividere il più possibile il nostro messaggio”.

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